Una nuova consapevolezza nasce e cresce tra gli esseri umani

Inquinamento Allevamenti

Quello che Greta ha creato e che oggi si sta concretizzando in piazze e cortei è qualcosa di straordinario ed è la prova che per invocare i cambiamenti non servono armi, non serve la violenza.

Occorre consapevolezza e avere la ferma convinzione di star lavorando non solo per il proprio benessere ma per quello dell’intero pianeta.

Ecco perché le parole di Greta ci arrivano così potenti e chiare.

Una cosa, però, va detta: c’è un messaggio che sta passando in secondo piano, forse perché riguarda noi stessi prima che i governi e quando dobbiamo metterci in discussione in prima persona, si sa, le cose si complicano sempre. 

Dal sito di Greenpeace infatti si legge:

“Secondo lo studio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, infatti, riscaldamento e allevamenti sono responsabili rispettivamente del 38% e del 15,1% del particolato PM 2,5 della penisola. In altre parole, lo stoccaggio degli animali nelle stalle e la gestione dei reflui inquina più di automobili e moto (9%) e più dell’industria (11,1%)”

Chiaro?
Mangiate carne tre volte a settimana (compresi i salumi)? Magari passate a due volte a settimana, e poi una sola. E poi magari chissà, non ne mangerete più.

So che non è semplice cambiare stile alimentare, che la nostra cultura e tradizione è fortemente legata all’uso e consumo di carne. 

Ma qui ne andiamo di mezzo tutti, e non possiamo permettercelo. Altrimenti, come già evidenziato, andremo incontro all’autodistruzione.

Forza Greta, Madre Terra è con te! 

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