Infrastrutture sì, purché compatibili con l’ecosistema e col paesaggio

Per chi non lo conoscesse, il Parco Regionale dei Monti Lattari è una meravigliosa area verde che copre una superficie di circa 160 Kmq e abbraccia l’intera penisola sorrentino-amalfitana. 

Ed è proprio all’interno di questo delicato ecosistema che è prevista la costruzione di un nuovo elettrodotto con un aumento di potenza elettrica da 60 kV a 150kV. 

Sia chiaro, non sono contraria ideologicamente alla realizzazione di opere che porteranno sviluppo sul territorio. Tuttavia, benché siano state ottenute le dovute autorizzazioni rilasciate da parte di vari Enti sovraordinati, sarebbe opportuno fare chiarezza sulla compatibilità di tali manufatti. 

In particolare, ad oggi, la realizzazione di questa opera:
1) prevede non una semplice sostituzione dell’elettrodotto già esistente ma, l’installazione di 37 NUOVI piloni di dimensioni considerevoli
2) NON prevede la rimozione delle vecchie e grosse basi in cemento nel terreno causando dunque un aumento di consumo di suolo che andrà a sommarsi a quello già in essere

Pertanto faccio mie le preoccupazioni degli attivisti M5S della penisola, del WWF Terre del Tirreno e di Italia Nostra che hanno già segnalato numerose criticità di questa opera attraverso un dettagliato esposto alla Regione al Ministero dell’Ambiente.

L’ecosistema dei Monti Lattari, unico e al tempo stesso fragile, va prima di tutto salvaguardato.

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