Stop al genocidio

Nella scorsa legislatura ero componente della commissione vigilanza Rai.

Di comunicati come quelli letti ieri da Mara Venier ne ho ascoltati e letti tanti.Funziona così: quando in un programma tv della rete pubblica si dà spazio ad una sola parte e l’altra reclama di avere lo stesso spazio, allora Rai giustamente cerca di riequilibrare la comunicazione.

Comprensibile e non c’è assolutamente nulla di sbagliato.

Il punto però è che ieri non c’era da riequilibrare proprio nulla.

Ieri c’era da accontentare un ambasciatore israeliano che frignava contro la più che legittima libertà espressiva degli artisti.

E il Governo, ricorrendo al “suo” amministratore delegato Rai, è corso ad accontentarlo. Ventottomila morti a Gaza.

Circa milleduecento quelli israeliani.

Il giorno peggiore per le truppe israeliane è stato il 31 ottobre, con 15 soldati uccisi, mentre per i palestinesi è stato il 2 dicembre, con 700 vittime nell’arco di 24 ore.Cosa diamine c’è da riequilibrare? Ditemelo!

Seguendo la fredda logica dei numeri, è palese e lampante che si tratti di un GENOCIDIO; che Israele si sia trasformato in una stato CRIMINALE e mi vergogno profondamente per il governo italiano che continua a spalleggiare questa gente.

L’unica cosa da riequilibrare qui sono i cervelli o anzi i cuori, che quelli sono persi ormai da tempo. Viva la musica, viva gli artisti coraggiosi, viva l’umanità, viva la pace.

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