Sarno: il Dio offeso

Questo il titolo del libro di Alfonso Catalano presentato ieri sera al Palazzatto del Mare di Castellammare di Stabia durante “Festambiente”, l’evento organizzato da Circolo Legambiente Woodwardia.

Il titolo viene viene dal dipinto ritrovato nella Casa del Sarno degli scavi di Pompei.
Un tempo la sacralità della Natura era riconosciuta. Un tempo non si sarebbero mai sognati di inquinare un fiume, perché considerato, appunto, un dio. 
E quindi sacro.

Le azioni di legalità, prevenzione, bonifica, controllo da portare avanti sul Sarno sono essenziali e da concretizzare quanto prima. Allo stesso modo però va recuperato quel rapporto di estremo rispetto che un tempo gli abitanti di questa terra avevano nei confronti del fiume. Altrimenti ci ritroveremo sempre punto e a capo.

Il libro è un affascinante viaggio fotografico lungo le sponde del fiume Sarno, con alcune foto risalenti agli anni ’90 e altre più recenti.
Nonostante l’ inquinamento sia tragicamente visibile, dalle foto traspare, soprattutto nella parte iniziale, un omaggio alla bellezza e al fascino di quei luoghi. Di una Campania Felix che abita dentro e fuori di noi.

Consiglio davvero di custodire queste foto. Per non dimenticare ciò che è stato, ciò che è e avere la determinazione di curare ciò che si può ancora guarire.

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