Rivoluzione spiagge

Nelle prossime settimane verrà votato in Parlamento il Decreto Concorrenza.

All’interno di questo Decreto verrà finalmente approvata la messa a gara delle concessioni balneari entro il 2023.

Un fatto naturale che doveva avvenire diversi anni fa e che invece si è trascinato di proroga in proroga a causa della propaganda politica.

Tutto ciò ha causato un danno sia agli imprenditori, convinti che avrebbero potuto continuare ad essere proprietari dei lidi all’infinito, sia un danno ai fruitori che hanno pagato prezzi salati per l’accesso alle spiagge.

La direttiva Bolkestein ha sempre parlato chiaro, così come la Sentenza del consiglio di Stato dello scorso novembre: il settore deve essere liberato, esattamente come tutti gli altri.

Il Movimento 5 Stelle, pur riconoscendo eventuali indennizzi e aiuti alle piccole e medie imprese (soprattutto a conduzione familiare) si è sempre battuto per liberare la risorsa mare e regolarizzare in maniera trasparente le concessioni.

E ora, finalmente, si sta arrivando alla conclusione di una dannosa diatriba che si è trascinata per tanti, troppi anni.

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