Grazie al Ministro Sergio Costa

Oggi il mio GRAZIE più grande va al Ministro Sergio Costa.
In poco più di due anni, con un cambio di governo e una pandemia di mezzo, ha saputo riportare l’ambiente al centro dell’agenda politica.

In una delle ultime riunioni che abbiamo svolto sul Recovery plan, analizzando le bozze che ci erano arrivate, aveva detto:
“io sono abituato a leggere i verbali dei casalesi, a me non sfugge niente”.
Ed era così: anche quando da altri ministeri ci arrivavano provvedimenti critici abbiamo sempre combattuto insieme. In trincea.
Qualche volta è andata bene, qualche volta meno. Di sicuro, ce l’abbiamo messa tutta.

È stato il primo ministro a dare attenzione al fiume Sarno, il disastro dimenticato da 40 anni del fiume più inquinato d’Europa.
E questo non lo dimenticherò mai. 

Grazie per le grandi pulizie dei mari, per Plastic Free e la Plastic Tax, per la Legge Salva Mare, per il Decreto Clima, per il Bonus mobilità, per le Ecoballe nel Golfo di Follonica, per il fondo per gli animali selvatici (ma quando mai qualcuno si era interessato alla fauna selvatica senza considerarla cibo o un problema?) e tanto altro ancora. 
Grazie per aver combattuto per il disegno di legge “Terra mia”, puntualmente affossato dalle altre forze politiche di maggioranza. 
Una legge che se portata avanti avrebbe potuto dare una svolta alla lotta ai reati ambientali. 

La rivista greenme.it poco fa ha titolato “ADDIO AL MINISTERO DELL’AMBIENTE (E A SERGIO COSTA IL SUO MIGLIOR MINISTRO DI SEMPRE)”. 
In genere i migliori vengono premiati, ma in questo caso, evidentemente, non è andata così. E mi fa rabbia. 

Grazie di tutto Ministro, per me lo sarai sempre.

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